La demolizione dell’auto avviene secondo procedure specifiche, ma lato guidatore come bisogna comportarsi? Ecco tutte le informazioni!
Cosa succede alla nostra vecchia auto quando decidiamo di volerla cambiare e prenderne una nuova? Ci sono diverse ipotesi: la prima è che essa diventerà di seconda mano nelle mani del concessionario a cui l’abbiamo data; la seconda è che dovrà essere rottamata. In quest’ultima ipotesi avverrà la demolizione dell’auto perché essa non ha più margine per essere rivenduta (complice i molti anni di immatricolazione o l’usura dovuta ai molti chilometri percorsi) e si procederà con la rottamazione del veicolo. Ecco quali sono le informazioni da conoscere quando ci si appresta a compiere questa operazione!
Rottamare l’auto: cosa bisogna sapere
L’ACI (Automobile Club d’Italia) offre delle informazioni utili al guidatore o l’utente di un’autovettura se la vuole rottamare. Prima di tutto è bene sapere che per demolire un’auto bisogna rivolgersi a centri specializzati nello smaltimento e nella rottamazione, oppure consegnare il veicolo nelle mani di un concessionario, automercato o succursale che si occuperà delle pratiche per la demolizione.
Esiste una procedura che deve avvenire entro 30 giorni dalla richiesta di demolizione che porta l’auto a essere rottamata. Ovvero il centro di smaltimenti o la concessionaria, nell’arco di questo tempo, devono provvedere alla cancellazione del veicolo dal Pubblico Registro Automobilistico presentando la richiesta di cessazione della circolazione per demolizione.
Un’eccezione c’è quando un veicolo è sottoposto a fermo amministrativo. In questo caso bisogna eliminare questo fermo dal PRA, pagando i dovuti tributi del caso, e poi procedere con la demolizione. Si consiglia di richiedere una visura dello storico di un’auto per stabilire, prima di avanzare la richiesta di demolizione, se è stata sottoposta a fermo amministrativo.
Come demolire un’auto: la procedura pratica
Per avanzare richiesta al centro specializzato o alla succursale, concessionario e simili di demolizione bisogna munirsi dei seguenti documenti e oggetti:
-la carta di circolazione
-il certificato di proprietà cartaceo (o in alternativa il documento di unico di circolazione e proprietà)
-le targhe
In caso il certificato di proprietà sia digitale, chi si occuperà delle demolizione è autorizzato a procedere digitalmente quando si approccia al Pubblico Registro Automobilistico.
Quando il concessionario o simili, o anche il centro di smaltimento, ritirano il veicolo per la rottamazione hanno l’obbligo di fornire al proprietario dell’auto il certificato di rottamazione, che comprende le seguenti informazioni:
-nome e cognome del proprietario
-indirizzo del proprietario
-numero di registrazione e la firma del titolare dell’impresa che rilascia il certificato
-l’autorità competente che ha rilasciato l’autorizzazione all’impresa
-la data e l’ora di rilascio del certificato e la data e l’ora di presa in carico dell’auto
-l’impegno a provvedere alla richiesta di cancellazione dal Pubblico Registro Automobilistico
-Gli estremi di identificazione del veicolo, i dati personali e la firma del soggetto che effettua la consegna del veicolo
Con questo certificato, il proprietario del veicolo viene sollevato dalla responsabilità civile e penale che comporta il possesso di quest’ultimo, e la cancellazione dal PRA del suddetto fa sì che la tassa automobilistica annuale, ovvero il bollo auto, non deve essere più pagato dal detentore del mezzo.
Bisogna inoltre prestare attenzione a farsi consegnare il certificato di rottamazione da chi la esegue e rivolgersi a un centro di smaltimento autorizzato che rilasci il suddetto.
Come rottamare un’auto: i costi
Per quanto riguarda i costi, il possessore del veicolo deve pagare i costi per cancellazione al PRA e quelli per il trasporto al centro di raccolta e smaltimento e autorizzazione, oppure al concessionario in caso si scelga questa ipotesi.
I costi, quindi, da pagare sono quelli relativi all’emolumento ACI, con un importo di 13.50 euro, e spese di imposta di bollo, con un importo di 32.00 euro più 1,78 euro di versamento postale.
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